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MOSTRE: NAPOLI ‘TRADIMENTI' CON INSTALLAZIONI
MULTIMEDIALI

ESPOSTE A CASTEL DELL'OVO LE OPERE DI RENATO BOZZAOTRA

(ANSA) - NAPOLI, 13 GIU - Installazioni multimediali e su tela, proiezioni e quadri con un sottofondo musicale scelto per l'occasione dallo stesso artista:
"Tradimenti" - intesi come rinuncia alla liberta’ personale - e' il percorso espositivo che racchiude piu' di 30 anni di attivita' di Renato Bozzaotra e che
da mercolediì' prossimo e fino al 3 luglio 2005 si potra' visitare a Napoli, a Castel dell'Ovo.

Il percorso espositivo, sottolineano i promotori dell'evento, e' patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Napoli,
dalla Regione Campania, dal ministero per i Beni e le attivita' culturali, dal rettorato dell’universita' Federico II di Napoli e dall'Accademia di Belle Arti.

Bozzaotra, architetto napoletano ma anche scenografo per il teatro, ritorna nella sua citta' natale, dopo ave lavorato in
numerose citta', tra cui Milano, Firenze e Udine. Nel 1970 una sua opera viene esposta alla Quadriennale di Roma, ‘'Plaque story'': 24 immagini che
raccontano la genesi di una lampadina, metafora della vita stessa dell'autore.


Oggi l'artista, abituato a ricerche su vari elementi, dal ghiaccio, alla luce fino alle mele, mostra, quest'ultima, esposta nel 1969 al Palazzo Reale di Napoli,
ripropone, in un percorso espositivo, la sua attivita' dal 1970 ad oggi.

L'elemento centrale della mostra, spiega l'artista, e' Il suo primo '"amore'': "Il coltello da cucina, sul quale ho lavorato nel 1970 e che esposi con la mostra
'Natura Naturae', ritorna e diventa primario".

‘Tradimenti’ - dice Bozzaotra - e' una citazione da Charles

Taylor. Si vuole intendere il tradimento come rinuncia alla liberta' personale di scegliere e fare cio' che sì vuole,
quindi come tradimento a se stessi".

I quadri, dalle misure piu' disparate, rivelano una propensione verso la dimensione intimistica: "Ho raccontato la storia della mia vita artistica attraverso opere
dove i protagonisti principali siamo io e la mia compagna, Adriana, spiati come in una sorta di "Grande Fratello'". (ANSA).


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